Ho 43 anni. Sono nato a Firenze, ma sono bellunese dall’età di dieci anni, quando la mia famiglia si è trasferita per esigenze di lavoro. Oggi sono sposato, ed ho tre figli. Lavoro in via Feltre all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) della ULSS n. 1 di Belluno.
Mi sono sempre interessato alla politica: nel 1993, diciottenne, mi sono candidato come consigliere comunale nella lista Alleanza di Progresso sostenendo Maurizio Fistarol (ero il più giovane candidato d’Italia per un comune capoluogo).
Nel 1994, a 19 anni, sono stato eletto Consigliere Provinciale nel collegio Cavarzano – Mussoi – Bolzano – Tisoi con oltre 900 voti.
Il 27 maggio 2007, sono stato eletto Consigliere Comunale nel Comune di Belluno e nominato capogruppo de “L’Ulivo – Partito Democratico”.
Sono stato impegnato, nel mio piccolo, nella costruzione di un Partito Democratico che avrei voluto davvero fosse ciò che noi cittadini da tempo auspicavamo: un grande Partito “umanista,” partecipato, che ha il coraggio di fare le riforme e che chiama in particolare le nuove generazioni a decidere della loro Italia e del futuro dei loro figli mettendoci la faccia, con responsabilità. Un Partito che non ha bisogno di giustificare il proprio operato con vecchi retaggi ideologici, ma che, semmai, pensa al futuro senza dimenticarsi dei grandi valori che gli sono stati portati in dote. In questo complesso processo costitutivo il mio piccolo contributo quotidiano è stato sempre finalizzato in particolare a far recuperare quella serietà e quella sobrietà che oggi in politica si fatica a trovare e la cui assenza genera anche una terribile emergenza educativa tra le nuove generazioni.
Profondamente deluso da questo PD, che ogni tanto sembra pare essere un po’ schiavo, come gli altri Partiti, di persone che hanno perso ogni contatto la vita reale di noi cittadini, ne sono uscito nel gennaio 2012 fondando “In Movimento”, una lista di Cittadini con cui condivido valori e sogni, con cui ci candidammo a governare Belluno insieme ai nostri alleati.
Penso comunque che il futuro lo costruiamo noi, e che quindi non si debba mollare mai: per questo continuo il cammino nel solco del riformismo del PD originario, che il PD stesso ha successivamente abbandonato.
Proseguo quindi la mia piccola battaglia, per far sì che i dirigenti dei partiti scendano dal piedistallo e che le decisioni sui “nuovi rimedi” contro i “nuovi problemi” tornino ad essere in mano a noi gente comune.
Puoi scrivermi all’indirizzo jacopo @ massarosindaco.it
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